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Barano d'Ischia: le attrazioni principali

Le cose da vedere nel comune di Barano

C'è chi fa risalire le fortune turistiche dell'isola d'Ischia al secondo dopoguerra; qualcun altro, invece, al primato termale di Casamicciola Terme; in ultimo, c'è chi retrodata l'avvento del turismo ai primi del '700 quando in molti dalla terraferma venivano a curarsi presso la stufa di Testaccio, frazione del comune di Barano. Tra questi bisogna ricordare il vescovo irlandese George Berkley, cui è intitolata una prestigiosa università americana, e il generale Giorgio Corafà, alto ufficiale dell'esercito borbonico che trascorse gli ultimi anni di vita proprio a Testaccio. Poi le cose sono cambiate. Commerci e turismo hanno premiato per primi i comuni della fascia settentrionale dell'isola (Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno) mentre il versante meridionale (Barano, Serrara Fontana e Forio) ha dovuto attendere gli anni '50 del secolo scorso per affrancarsi da un'economia prevalentemente agricola e marinara. La rinascita turistica di Barano d'Ischia è partita da dove tutto aveva avuto inizio, e cioè da Testaccio. La realizzazione della strada provinciale di collegamento tra la frazione e i Maronti ha rappresentato la svolta. Inevitabile, quindi, cominciare il nostro racconto proprio da Testaccio e dalla spiaggia più grande dell'isola.

Testaccio

La storia di Barano d'Ischia è fatta di campanilismi. Oltre alla rivalità con Buonopane, anche con Testaccio le cose non sempre hanno filato per il verso giusto. Basti considerare che dal 1806 al 1879 Testaccio è stato comune a sé, a conferma di una diversità economica e territoriale che ovviamente oggi non sussiste più. Partiamo dalle differenze economiche. Testaccio, infatti, è sempre stato un borgo marinaro. Per secoli, è stata la pesca la principale attività di sussistenza, agevolata dalla realizzazione di una strada interna di collegamento tra il borgo e la spiaggia dei Maronti. Non ci riferiamo alla strada provinciale prima richiamata, ma alla suggestiva via Giorgio Corafà, un alveo naturale che il generale borbonico fece lastricare a sue spese, si dice per raggiunger più facilmente le sorgenti dell'Olmitello e di Cavascura. Oggi via Giorgio Corafà, insieme al sentiero per il Monte Cotto e alla chiesa di San Giorgio, patrono della frazione, rappresentano le principali attrazioni di Testaccio. 

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Il Testaccio
Il sentiero delle Baie      
Via Giorgio Corafà


I Maronti

La spiaggia più lunga e, secondo molti, la più bella dell'isola d'Ischia
. I Maronti sono il segreto del successo turistico di Barano. Dopo la realizzazione della strada provinciale, tutt'attorno la baia sono sorti alberghi, ristoranti e bar per soddisfare la crescente domanda di soggiorno. Quella ai Maronti, infatti, è una vacanza all'insegna del relax e del benessere col doppio vantaggio di essere vicinissimi al mare ma lontani dal trambusto delle più trafficate strade di Ischia Porto. Menzione speciale per gli spettacolari tramonti (vd. foto) con lo sfondo della vicina Torre di Sant'Angelo.

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Spiaggia dei Maronti


Buonopane

Se tra i casali di Testaccio e Barano anticamente c'è stata competizione, la rivalità, quella vera, è sempre stata tra Barano e Buonopane. Una rivalità che addirittura sarebbe alla base della 'ndrezzata, danza folcloristica divenuta celebre negli anni '50 del secolo scorso grazie a un'intuizione dell'editore Angelo Rizzoli. Leggende a parte, Buonopane è la prova che il racconto dell'isola d'Ischia non coincide con quello delle singole municpalità. Siamo infatti nel cuore di Merecoppe, la parte alta dell'isola dove le radici contadine sono ancora particolarmente evidenti. Per rendersene conto, basta proseguire oltre la parrocchia di San Giovanni Battista alla scoperta del villaggio contadino di Candiano. Non è finita, perché chi vuole da Candiano può proseguire fino a Piano San Paolo, uno dei posti più sbalorditivi dell'isola d'Ischia dove, ogni anno, la prima domenica di giugno, si celebra la Festa della Ginestra. Last but not least, guai a dimenticare la "miracolosa" sorgente di Nitrodi (nella foto, il profilo di Sant'Angelo dall'esterno del parco), particolarmente indicata nella cura di diverse patologie della cute e dell'apparato gastro-intestinale (è anche potabile).  

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Buonopane
'Ndrezzata
Festa della Ginestra
Sorgente di Nitrodi



La pineta di Fiaiano

Com'è evidente da quanto scritto finora, i "primati" di Barano hanno (quasi) tutti a che fare col patrimonio paesaggistico-ambientale. Impossibile perciò non citare la pineta di Fiaiano, otto ettari di macchia mediterranea con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli (vd. foto). L'ideale per un pic-nic o per fare sport all'aperto, come possono testimoniare i partecipanti alla gara di orieentering disputatasi nel 2016. Nella pineta c'è anche una sorgente fumarolica che favorisce la vegetazione del raro Cyperus Polystachyus, più comunemente noto come Papiro delle Fumarole. Il top! 

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La pineta di Fiaiano
Orienteering a Ischia
Papiro delle Fumarole, rarità dell'isola d'Ischia


La Fonte di Buceto

Poco distante dalla pineta di Fiaiano si trova la sorgente di Buceto, storica fonte di approvvigionamento idrico per Ischia Ponte (l'Acquedotto dei Pilastri fu costruito con questo scopo). Tuttora, in via Duca degli Abruzzi, c'è una fontana pubblica da cui è possibile fare scorta d'acqua per le proprie esigenze domestiche, ma basta salire qualche centinaio di metri più su (in corrispondenza di un piccolo maneggio) per incontrare il sentiero che conduce alla fonte vera e propria. Un itinerario spettacolare, molto panoramico (vd. foto) e nei mesi autunnali battuto dai cercatori di funghi dell'isola d'Ischia. 

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La fonte di Buceto
Escursioni a Ischia: da Fiaiano a Buonopane tra sorgenti e vulcani  




La Scarrupata


Finora ci siamo concentrati sulla fascia pedemontana al confine con Casamicciola, ma guai a dimenticare gli itinerari escursionistici di Barano che sconfinano nel comune di Ischia. Uno in particolare: il sentiero che dalla Scarrupata (o Sgarrupata) conduce alternativamente a Punta San Pancrazio o a Piano Liguori. Secondo molti, è qui che si incontrano i paesaggi e gli scorci più belli dell'isola d'Ischia. Da fare!

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La Sgarrupata
Escursioni a Ischia: dallo Schiappone a Campagnano


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